Rifiuti domestici, rifiuti non pericolosi, rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade, rifiuti giacenti sulle strade, rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, giardini, parchi e aree cimiteriali e i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni: sono questi i così detti rifiuti urbani. La produzione di questo tipo di rifiuti viene monitorata attraverso il calcolo di alcuni indicatori, quali la produzione totale e pro capite, la produzione di rifiuti indifferenziatie la percentuale di raccolta differenziata. In base a questi parametri, qual è lo stato di fatto della produzione di rifiuti urbani in Friuli Venezia Giulia, a fronte degli ultimi dati disponibili?
La raccolta differenziata in regione è aumentata di più 1 punto percentuale nel 2016 rispetto all’anno precedente, passando dal 64% a 65,9%, anche la produzione totale di rifiuti urbani è in rialzo, così come la produzione pro capite.

La raccolta differenziata, in particolare, è in aumento in tutte le provincie ed è stato superato l’obiettivo del 65%. Tra le quattro provincie del Friuli Venezia Giulia, Pordenone risulta essere la più attiva; seguono Udine e Gorizia mentre fanalino di coda risulta essere Trieste, anche se negli anni è stato registrato un netto miglioramento. (Vai alla mappa con i dati della raccolta differenziata del 2016 riferiti ai Comuni)
È importante ricordare, inoltre, che proprio a maggio 2016 è stato emanato un decreto del MATTM (Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare), il DM 26 maggio 2016, che definisce le linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Il decreto, recepito dal 60% delle Regioni italiane, ha l’obiettivo di disciplinare e uniformare le modalità di calcolo dell’indicatore su scala nazionale.
La Regione Friuli Venezia Giulia, al momento non ha recepito il DM 26/05/2016 ma già nel 2012 aveva adottato un Decreto del Presidente della Regione che regolamentava il calcolo della raccolta differenziata e che risulta essere quasi del tutto in linea con le indicazioni del nuovo decreto nazionale. Il Decreto si differenzia dal regolamento regionale su tre questioni: sul compostaggio domestico, fino ad oggi non contabilizzato nel calcolo dell’indicatore in FVG (poiché considerato come attività di prevenzione della produzione di rifiuti), ma che il nuovo Decreto invece prende in considerazione per il calcolo e sui rifiuti ingombranti e sullo spazzamento stradale, contabilizzati in FVG tra le frazioni differenziate solo per la parte effettivamente recuperata, mentre il Decreto ne riconosce per intero il recupero. Ad ogni modo, anche se separatamente dalla raccolta differenziata, il compostaggio in FVG viene già calcolato, e nonostante l’attuale esclusione dal calcolo la Regione ha comunque raggiunto l’obiettivo del 65% di raccolta, scendendo però dal podio delle Regioni con maggiore percentuale di raccolta differenziata, superata dalla Lombardia che invece ha adottato il Decreto Ministeriale.
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