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Sauris di sotto-Sappada

L'immagine può contenere: montagna, cielo, albero, spazio all'aperto e natura
da fb foto di valter maestra

Sauris (IPA/’sauris/Zahre nel locale dialetto germanico[4]Sauris in friulano[5]) è un comune italiano sparso di 392 abitanti del Friuli-Venezia Giulia. Sede municipale è la frazione di Sauris di Sotto.

È il comune più alto della regione (1212 m s.l.m.) ed è un’isola linguistica germanofona[6]. Fa parte del club dei borghi autentici d’Italia[7], dell’associazione Alpine Pearls[8] e del Comitato delle isole linguistiche storiche germaniche in Italia.

Geografia fisica

Territorio

Monte Tinisa

La chiesa di San Lorenzo a Sauris di Sopra

La chiesa di San Lorenzo a Sauris di Sopra

Situato nella regione montana della Carnia in Val Lumiei, vanta nel suo territorio la presenza di un magnifico lago (il lago di Sauris), un bacino artificiale tra i più grandi in Friuli, creato dallo sbarramento del torrente Lumiei.

Le principali cime che circondano Sauris e le sue frazioni sono: il Col Gentile (2.075 m), il Monte Tarondon (2.019 m), il Monte Pieltinis (2.027 m), il Crodon di Tiarfin (2.413 m), il Monte Bìvera (2.474 m), il Monte Zauf (2.245 m), il Monte Tinisa (2.080 m).

Storia

La leggenda vuole che la comunità di Sauris sia stata fondata attorno al XIIIXIV secolo da due soldati tedeschi che, stanchi della guerra, fuggirono dal loro paese rifugiandosi in questa valle isolata e impervia[9]. Sembra che l’immigrazione sia avvenuta in realtà dalla valle di Lessach e dalla Pusteria nel XIII secolo.[senza fonte]

Lo storico Giordano Brunettin fa risalire invece l’occupazione della zona alla metà del XIII secolo. Il primo documento che attestava l’esistenza della località, un atto di eredità perduto, risale al 1280. Si è conservato solo un documento del 1318 in cui si parla di Sauris, riguardante anch’esso un’investitura feudale.[9]

Tra il 1941 e il 1948 venne costruito l’impianto idroelettrico della Val Lumiei e la relativa diga, nonostante si fosse in piena guerra. Proprio per la scarsità di uomini che ciò comportava vennero coinvolti nella costruzione anche 300 prigionieri di guerra neozelandesi. La località La Maina venne sommersa dal lago artificiale e ne restano i ruderi sott’acqua.[9] fonte https://www.wikiwand.com/it/Sauris

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