Se solo sei mesi prima, quando era ancora a Lubiana ed era un’altra persona, uno studente di Accademia, il bassista e cantante di una band sconosciuta, qualcuno avesse detto che pochi mesi più tardi si sarebbe ritrovato con addosso un’uniforme militare della tribù X, a girovagare per una cittadina desolata dalla quale erano fuggiti tutti […]
Le sue opere sono segnate dall’esperienza della guerra e della persecuzione, e cantano i luoghi della Slovenia, la natura e le tradizioni religiose. Pubblicò inizialmente in riviste parrocchiali di lingua slovena, illegali sotto il Ventennio fascista. Figura schiva e riservata, è stata per lungo tempo sconosciuta anche al pubblico sloveno. Una traduzione in italiano di alcune sue poesie, “Canti spezzati”, è stata pubblicata nel 1994.
napaja ob njej se mi duša -kakor začarana svetu se umika, da tajnosti božje posluša.” “Osservano i miei occhi la bellezza,l’anima mia s’inebria d’essa -piena d’incanto fugge dal mondo,porge l’orecchio ai misteri divini.”Ljubka Šorli (1910-1993)
Čuj, deklica, jablanov cvet ti pada tiho na oči. Jaz, potepuh, te brez besed polagam v divjo rast noči. O nič se, deklica, ne boj, jablanov cvet je luč nocoj.
Objeta čutiva temò, kako omamljena trohni. Telesi padata na dno, otožna čistost ju teži. O nič se, deklica, ne boj, jablanov cvet dehti nocoj.
A ko bo cvet jablanov spet osul se in narasel v plod, takrat se bo zarasla sled, odšel bom svojo zadnjo pot. Takrat, o deklica, se boj, takrat bo senca nad teboj..
Ascolta, ragazza, un fiore di melo
Ascolta, ragazza, un fiore di melo ti cade piano sugli occhi. Io, vagabondo, senza parlare ti adagio nel selvaggio crescere della notte. O nulla, ragazza, non devi temere, il fiore di melo è luce stanotte.
Avvinti sentiamo l’oscurità marcire, come inebriata. I corpi piombano sul fondo, carichi di un malinconico candore. O nulla, ragazza, non devi temere, il fiore di melo profuma stanotte.
Ma quando il fiore di melo sarà nuovamente piantato e darà frutto, allora coprirà la scia, me ne andrò per la mia ultima via. Allora, o ragazza, abbi timore, allora sarà su di te l’ombra.
Edvard Kocbek nasce nel 1904 nel paese di Sveti Jurij ob Ščavnici, nella zona di Murska Sobota (Slovenia nord-orientale). La sua educazione ha inizio nelle scuole tedesche di Maribor, dove, dopo aver studiato a Ptuj, frequenta anche il ginnasio, per la prima volta interamente in sloveno. Già al liceo inizia a frequentare i circoli di socialisti cattolici, appassionandosi agli autori social-democratici come Ivan Cankar. ..https://poetarumsilva.com/2018/06/22/ostri-ritmi-18-edvard-kocbek/
Quando ero piccola (70 anni fa) con i miei genitori andavo molto spesso in Slovenija.Mia madre Jozica era di Lubljana e lì avevo il nonno lo zio e i cugini.Per me era sempre una festa anche perchè a Udine non avevo amici essendo di madre slovena e padre della Benecia non ero ben accettata.Alla domenica andavo a messa con i cugini perchè non credessi che in Slovenija fosse probito frequentare la chiesa.Ho passato delle belle vacanze a Ljubljana!
Il Drago: il simbolo della capitale slovena
Un po’ di tempo fa ti ho parlato della città di Lubiana e ti ho accennato dell’esistenza di un Drago. Proprio come a Cracovia (te ne ho parlato nella mia guida qui sul blog), anche a Lubiana la figura del Drago è un simbolo importante per la città.
La leggenda del Drago di Lubiana
La leggenda narra che Giasone e gli Argonauti, di ritorno dalla loro impresa del furto del Vello d’oro, stavano attraversando il Danubio, poi il fiume Sava e, infine, il fiume Ljubljanca. In una palude nei pressi del fiume, proprio lì dove poi sorgerà la città di Lubiana, si imbatterono in un enorme Drago. Giasone affrontò la spaventosa creatura e la sconfisse, uccidendola.
Sin dal Medioevo, la figura del Drago è di enorme rilevanza per la città di Lubiana, tanto che questo era presente, così come lo è oggi, anche nello stemma della città.
A Lubiana vedrai draghi ovunque
Non si sa esattamente come ma, nel corso dei secoli, il Drago passa dall’essere una figura minacciosa all’essere il protettore della città e dei suoi abitanti. Stemmi, coccarde e bandiere che raffigurano il Drago sono sparse un po’ ovunque a Lubiana. In particolare, uno dei luoghi più belli ed affascinanti della città è proprio il Ponte dei Draghi, dove potrai ammirare le bellissime statue che ritraggono questa maestosa creatura mitologica.
Balcani, storie da oltre il muro Slovenia, anni ’80. “Noi non volevamo imparare il serbo-croato. È completamente diverso dalla nostra lingua, dallo sloveno. Tanto per cominciare, il serbo ha un alfabeto cirillico. E poi rappresenta una cultura totalmente diversa! È come se improvvisamente voi Italiani fosse forzati ad imparare il greco, o l’arabo. Una lingua […]
Ana Roš del miglior ristorante sloveno Hiše Franko di StarO Selo è balzata dalla 18° lista internazionale dei Best Chef Awards dello scorso anno dal 18° posto dell’anno scorso all’élite ten con il settimo posto. Anche la croata Maša Salopek, che si occupa dei dolci alla Franko House, è riuscita a fare un risultato impressionante, essendo stata scelta come la migliore pasticciera del mondo.
La lista dei Best Chef Awards è composta da 200 professionisti del mondo culinario, inclusi 100 vincitori dello scorso anno.
Ana Roš è l’unica slovena della suddetta scala, pubblicata mercoledì ad Amsterdam per il 2021. Quest’anno, il lusinghiero titolo di miglior chef del mondo è stato assegnato allo spagnolo Dabiz Muñoz del ristorante di Madrid DiverXo.
È morta la magnolia. Non entrerò nei dettagli. Che annebbiano l’essenziale. È morta la magnolia, bianca, stellata. Quella che anni fa avevo piantato nel giardino dietro la casa. Che già da un pezzo era più alta di me di una testa. È morta così come muoiono i bambini prima dei genitori. Inaspettatamente. Giovane e sana. Almeno non si notavano i segni di salute malferma. È morta davanti ai miei occhi. Non letteralmente, poiché in quel momento guardavo altrove. Stavo dando un’occhiata al cachi e alle sue foglie rosse. Insomma, è morta la magnolia. E se esiste l’anima, la sua, intensamente profumata, errerà fino alla fine della vita. Se veramente esiste la fine in questo cammino circolare, in cui ogni principio è assieme fine. E forse viceversa… È morta la magnolia. Il suo profumo adesso dove affascinerà le api? Su quale adolescente, cresciuto da un giorno all’altro in un giovane, fioccheranno i bianchi petali delle sue corolle, quando sul far dell’alba si desterà tutto sudato con le labbra screpolate e sanguinanti, assetato d’amore? Come ho sete d’amore io, anima mia, che stanotte non riesco a dormire. Poiché è morta la magnolia.
Josip Osti Traduzione: Jolka Milič
Poeta, narratore, saggista, critico letterario, curatore di antologie e traduttore. Josip Osti, nato nel 1945, si è laureato alla Facoltà di Filosofia ed è stato redattore del giornale studentesco “Naši dani” (I nostri giorni), redattore nella casa editrice “Veselin Masleša”, segretario della Sezione dei letterati della città di Sarajevo, direttore della Manifestazione letteraria internazionale “I giorni di poesia di Sarajevo”, segretario dell’Associazione dei letterati della…https://www.casadellapoesia.org/poeti/osti-josip/poesie
Dopo il secondo Tour de France consecutivo e il bronzo alle Olimpiadi vinti da Tadej Pogačar, arriva un’altra incredibile soddisfazione per il ciclismo sloveno.
Pochi minuti fa, alle Olimpiadi di Tokyo 2020, Primož Roglič ha vinto la medaglia d’oro nella corsa a cronometro!
Per Primož una meravigliosa rivincita dopo la tanta sfortuna avuta all’ultimo Tour.