Un pescatore, Dario Screm, è stato rinvenuto questa notte senza vita lungo il torrente Slizza.La stazione del Soccorso Alpino era stata allertata ieri sera alle 23.30 dai Carabinieri di Pontebba, contattati dai familiari dell’uomo per il suo mancato rientro a casa.
L’auto è stata ritrovata vicino al ponte sul torrente.L’uomo è stato trovato da due addetti del Soccorso Alpino che perlustravano il torrente.
Una scivolata o un malore potrebbero essere la causa dell’incidente mortale.
Nasce presso Sella Nevea e dopo aver percorso la val Rio del Lago giunge a Tarvisio e si ingrossa in quanto riceve alcuni affluenti. Riceve quindi il Rio di Fusine presso la frazione di Coccau ed a Thörl entra in Austria, dove bagna Arnoldstein e poi sfocia nella Gail che, a sua volta, sfocia nella Drava, che confluisce nel Danubio.
La sento, sai la sento la forza che ci plasma plasmare te nel mio utero fatto di nuovo nido, fatto culla d’acqua e tu, grappolo di vita, mora succosa, aggrappato alla mia carne fatta falda di sangue per le tue radici. Radice io pure eppure io albero da frutto, ponte da te edificato dalla tua…
(ANSA) Confermata anche nel 2022 la Bandiera Blu per Grado (Gorizia) e Lignano Sabbiadoro (Udine). I due comuni sono gli unici in Friuli Venezia Giulia ad aver ottenuto il riconoscimento, assegnato dalla Foundation for Environmental Education (Fee) a un totale di 210 località rivierasche di tutta Italia. Grado e Lignano, come nel 2021, hanno superato l’esame, che oltre alla validità delle acque di balneazione, valuta, tra le altre cose, efficienza della depurazione e della gestione dei rifiuti, aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano, aree verdi, servizi in spiaggia, abbattimento delle barriere architettoniche, strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, pesca sostenibile. “E’ record nazionale!! – si legge sul profilo fb del Comune di Grado – siamo orgogliosi di annunciarvi che oggi Grado ha ottenuto la sua 34/a Bandiera Blu Fee, il più prestigioso riconoscimento per le località balneari!”.Per Lignano si tratta invece della 33/a. “L’amministrazione comunale insieme ai suoi cittadini non ha mai smesso di impegnarsi, ognuno per la propria competenza, per la conferma di questo prestigioso riconoscimento”, osserva l’assessore comunale all’Ambiente, Paolo Ciubej.
“Se al svinte a San Grivôr ‘i ‘n vin quarante dîs a fa rumôr” ovvero se il giorno di San Gregorio (il 9 maggio) tira vento ce ne sarà ancora per altri 40 giorni a far rumore.
Nell’ambito del progetto «Interventi di mitigazione dal rischio di caduta massi in località capoluogo e in località Rodda – Buttera», l’amministrazione comunale ha provveduto ad avviare le procedure per l’assegnazione dell’indennità provvisoria per costituzione di servitù e/o di occupazione a sette proprietari. Questi provvedimenti sono necessari per poter procede con i lavori di messa in sicurezza previsti.
Il Comune ha concluso le procedure di concorso per l’assunzione di un tecnico categoria C da assegnare all’ufficio tecnico. A breve il nuovo dipendente inizierà il proprio servizio. (a cura di S. C.)
V okviru projekta za povečanje varnosti pred plazovi v Podbuniescu, Ruoncu in Buteri je podbunieška občinska uprava sprožila postopek, ki zadeva sedem lastnikov zemljišč.
Nel prato cento fiori sono sintonizzati l’uno con l’altro come cento pianoforti che, sulla stessa accordatura, suonano la musica più silenziosa che ci sia
Mamma,parola sulla bocca di ognuno bimbo ed anziano che sia. Quando il giorno sta per finire e la luce si affievolisce, i miei pensieri ritornano indietro, quando io e te parlavamo come sorelle. Quanto tempo è passato da quel dì, quando tu, mamma, in silenzio te ne andasti senza far rumore. La tua troppo breve esistenza è stata difficile, dura,coerente ed onesta. Oggi ,dopo tanti anni, capisco più di allora i tuoi insegnamenti. In una poesia mi hai raccomandato di mantenere la mente sana e il cuore puro, sì cara madre, queste parole sono il tuo testamento che non sarà mai dimenticato.
Olga
LA FESTA DELLA MAMMA È UNA RICORRENZA CIVILE IN ALCUNI PAESI DEL MONDO, CELEBRATA IN ONORE DELLA FIGURA DELLA MADRE, DELLA MATERNITÀ E DELL’INFLUENZA SOCIALE DELLE MADRI.
Non esiste un unico giorno dell’anno in grado di accomunare tutti gli Stati in cui l’evento è festeggiato: in quasi due terzi di questi Paesi la festa è celebrata nel mese di maggio, mentre circa un quarto di essi la festeggia a marzo…
Vignetta di Moreno Tomasetig: L’Orcolat (“orcaccio”, spregiativo del friulano orcul, “orco”) è un mostruoso essere che la tradizione popolare indica come causa dei terremoti in Friuli. L’Orcolat è una figura ricorrente soprattutto nei racconti della tradizione popolare. Vivrebbe rinchiuso nelle montagne della Carnia: ogni suo agitarsi bruscamente provocherebbe un terremoto. Dopo il 1976 è divenuto sinonimo del terremoto che colpì il Friuli in quell’anno. immagine da fb
Il 6 maggio 1976 era un venerdì ,la serata era calda.I bambini di Pradielis/Ter giocavano,come ogni sera in piazza, prima del rientro alle proprie case.
Era molto afoso,gli anziani ,come di consueto,dopo l’Ave Maria si stavano preparando per andare a dormire,per poter continuare il giorno dopo i lavori nella stalla e nei campi.
Alcuni si trattenevano nell’ osteria del paese per bere al banco un bicchiere di vino dopo le fatiche della giornata.
Tutto era calmo,poi il primo allarme,una specie di tuono,ma nessuno ci fece caso, un rimbombo, i vetri delle finestre risuonarono.Si sentì un boato,poi una terribile scossa alle 21 e 24 minuti che è durata 59 secondi(magnitudo 6,5 Richter).
Il terremoto colpì tutto il Friuli e portò solo distruzione.Le case crollarono e con esse tutto ciò vi era dentro,le campane cominciarono a suonare da sole,gli orologi sui campanili si fermarono alle 21.Le case di sasso crollarono e sotto di sè affondavano tutto ciò che era nelle vicinanze.Le luci si spensero ,molte fontane non erogarono l’acqua.La gente rimase di sasso,scappò e molti furono colpiti dal crollo.
A Podbardo/Ciseriis morirono sotto le macerie 6 persone e successivamente 2 per le conseguenze.Dalle frane ,dalle rocce e dai ghiaioni si diffondeva una polvere soffocante,dalle pendenze dei Musi ,del Zajavor,dalla Velika Glava e da Tanaroba si innalzava una nebbia soffocante.Cumuli di sassi ricoprivano tutto,molte case crollarono.La gente scappava all’aperto,spaventata senza rendersi conto di cosa stesse succedendo.
A Podbardo/Ciseriis due donne rimasero intrappolate nella stalla per il crollo del tetto e rimasero sotto le macerie.Anche gli animali cercavano di scappare.
Gli aiuti da Tarcento e da Nimis non potevano arrivare perchè le strade erano impraticabili,gli abitanti cercarono di aiutarsi a vicenda.Si poteva arrivare a Lusevera solo a piedi attraverso i sentieri.
Per prima cosa si radunarono nella Velika Njiva/Grande Campo a Bardo/Lusevera per vedere quanti erano presenti.Mancava all’appello un’anziana e quindi andarono a cercarla:era bloccata nel letto e non poteva muoversi e fu aiutata ad uscire.E così successe in altri paesi del comune di Lusevera/Bardo.
Arrivarono le tende,si fecero le tendopoli e furono sistemati alla buona i tetti delle case dai proprietari.
Giunsero le donazioni degli emigranti, i contributi dello Stato,delle associazioni umanitarie, gli aiuti internazionali e quelli delle nazioni vicine.
I tecnici della Slovenia che avevano contribuito alla ricostruzione di Skopje organizzarono sul castello di Udine un seminario con esempi pratici per insegnare agli addetti ai lavori come si doveva aggiustare e ricostruire in modalità antisismica.
Arrivarono le roulottes,molte persone furono trasferite a Lignano,Grado,in altri luoghi o da parenti.
Gli animali ad Arta Terme e altri luoghi della Carnia.
Furono montate le case prefabbricate slovene,le”valentine”casette di legno costruite dalla ditta Piero della Valentina.
Poi ci fu la ricostruzione, è stato ricostruito tutto com’era,col minimo di interventi legislativi e coi risultati migliori.
Trent’anni dopo ogni opera è compiuta e non c’è muro che non sia stato ricostruito come prima.
Nell’immaginario collettivo ,merito dei friulani e del loro carattere laborioso.Nella realtà,risultato di scelte politiche un tempo tanto sagge.
tradotto dal libro “Na izpostavljenem mestu/Tra la propria gente”
racconto autobiografico in memoria di Viljem Černo scomparso
Fu un sisma di magnitudo 6.5 della scala Richter che colpì il Friuli, e i territori circostanti, alle ore 21:00:12 del 6 maggio 1976, con ulteriori scosse l’11 e 15 settembre
46 anni fa il terremoto del Friuli del 1976
L’11 settembre 1976 la terra tremò di nuovo: si verificarono infatti due scosse alle 18:31 (Mw 5.3) e alle 18:35 (Mw5.6).Il 15 settembre 1976, prima alle ore 5:15 e poi alle ore 11:21, si verificarono due ulteriori forti scosse, rispettivamente di magnitudo 5.9 e 6.0 I comuni di Trasaghis, Bordano, Osoppo, Montenars, Gemona del Friuli, Buja, Venzone e la frazione di Monteaperta, le località maggiormente colpite, furono fortemente danneggiati. La popolazione di quei comuni fu trasferita negli alberghi di Grado, Lignano Sabbiadoro, Jesolo e altre località marittime. Là furono ospitati anche i terremotati di altri comuni, rimasti senza alloggio…
I danni del terremoto del maggio 1976 furono amplificati da altre due scosse, a fine dell’estate.
Il sisma in cifre
Aree colpita: 5.500 chilometri quadrati
Popolazione colpita: 600mila abitanti
200mila senza tetto
Morti: 990
Sfollati: più di 100.000
Case distrutte: 18.000
Case danneggiate: 75.000
Danni al territorio: 4.500 miliardi di lire (oltre 18,5 miliardi di euro del 2010)
È stato tradotto in circa cinquanta lingue e i suoi best seller hanno venduto milioni di copie. I suoi lavori di narrativa si sono guadagnati l’acclamazione della critica e numerosi premi, sia in Giappone che a livello internazionale, come il premio World Fantasy (2006), il Frank O’Connor International Short Story Award (2006), il Premio Franz Kafka (2006) e il Jerusalem Prize (2009).
La Festa della donna è una ricorrenza che si celebra ogni anno l’8 marzo. Parlare di festa risulta tuttavia improprio: questa giornata, è infatti dedicata al ricordo e alla riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile. Risulta maggiormente idoneo considerare questa data come giornata internazionale della donna.
Com’è nata la “Giornata internazionale della donna”? È stata Clara Zetkin a fondare la “Giornata internazionale della donna” nel 1910. La “Giornata internazionale della donna”, nota anche come IWD in breve, è nata dal movimento operaio per diventare un evento annuale riconosciuto dalle Nazioni Unite. Nel 1908 15.000 donne marciarono per New York chiedendo orari di lavoro più brevi, una paga migliore e il diritto di voto. Un anno dopo, il Partito Socialista d’America dichiarò la prima Giornata Nazionale della Donna. Clara Zetkin, attivista comunista e sostenitrice dei diritti delle donne, suggerì la creazione di una giornata internazionale. Nel 1910 presentò la sua idea a una Conferenza internazionale delle donne lavoratrici a Copenaghen – e le 100 donne presenti, provenienti da 17 paesi, accettarono all’unanimità.
Per l’8 marzo tutti si ricordano di donne famose,io invece voglio parlarvi di quelle non hanno fatto cose grandi ,ma che hanno contribuito a fare la storia della Slavia friulana.Le donne della Benecia restavano per mesi o anni da sole e si dedicavano al duro lavoro nei campi ,nella stalla ,accudivano i figli ed aspettavano che i mariti rientrassero dall’estero.Lavoravano giorno e notte,salivano sulle montagne con le loro pesanti gerle che riempivano di fieno,legna ed altro.Erano donne forti ,di poche parole,combattevano tutti i giorni per sopravvivere, la storia della Benecia è stata scritta anche da loro.
"L'amore non conosce barriere. Salta ostacoli, oltrepassa recinzioni, attraversa pareti per arrivare alla sua destinazione, pieno di speranza." - Maya Angelou